La Cooperativa Agricola Semi Antichi ha scelto di coltivare e di trasformare la Canapa Sativa in prodotti alimentari di elevata ricchezza nutrizionale, per riscoprire le infinite proprietà di questa antica pianta.

All’ombra dell’abbazia di Montecassino, nella provincia di Frosinone, si lavora tanto per dare nuovo vigore al mondo dell’agricoltura e si opera per far nascere qualcosa di nuovo e di tradizionalmente puro allo stesso tempo: a Cassino una filiera della canapa e di grani antichi, di pregio ma dimenticati.

Fondata da quattro donne con esperienza pluriennale nel settore della Canapa Sativa, ovvero la Canapa da alimentazione, la Cooperativa si è dotata di costose ed innovative attrezzature per la trasformazione della Canapa Sativa in prodotti alimentari, quali: olio, creme spalmabili, farine e tanti altri sani prodotti.

Infatti, le attrezzature sono in grado di estrarre il preziosissimo e rarissimo olio di Canapa, mentre le macchine per la trasformazione consentono di ottenere creme spalmabili a base di canapa estremamente gustose e farine con le quali abbiamo già realizzato tutta una serie di prodotti come il pane, la pasta, le pizze rustiche e soprattutto, i dolci! 

Tutti i macchinari sono stati situati nello stabilimento di Cassino, in provincia di Frosinone, che funge da ampio punto di raccolta per la produzione propria e di terzi, poiché la Cooperativa Semi Antichi è in grado di produrre anche per terzi, grazie alla vasta esperienza nel settore e alla tecnologia di cui dispone.

“Abbiamo dato vita a una cooperativa agricola, composta da quattro donne e da me, l’unico uomo a farne parte.  per uno scopo preciso, dare a Cassino una filiera della canapa e di grani antichi. Sarà un matrimonio perfetto fra colture, l’una non può fare a meno delle altre. È l’unione ideale per creare prodotti d’eccellenza, la riscoperta della canapa e delle sue proprietà insieme a quei grani che non sono caratterizzati da grandi volumi di produzione ma da grande qualità e proprietà nutrienti. Si tratta di riscoprirli, riutilizzarli, recuperare quella memoria in gran parte dimenticata”. (Vittorio di Sessa )